Denise Pipitone: il video di una ragazza russa riaccende la speranza

Denise Pipitone è stata ritrovata? Questa la domanda che tutta l’Italia (e non solo l’Italia) si sta ponendo.

Sono 17 anni che vediamo il suo volto in tv, che ascoltiamo le sue parole ed i suoi appelli, che vediamo i suoi occhi stanchi, che ci immedesimiamo nel suo dolore, che proviamo la sua rabbia. Lei è Piera Maggio e la sua storia è forse una delle più empatiche degli ultimi vent’anni: la sparizione della sua bambina, la piccola Denise, una bimba di 4 anni che tutti abbiamo immaginato come nostra figlia, nostra nipote.

Nel corso di questi lunghissimi 17 anni si sono sovrapposte speranze, udienze in tribunale, avvistamenti, segnalazioni, piste. Ogni volta è stato un sussulto, una preghiera, tutte speranze che si sono purtroppo sempre rivelatosi poi delle delusioni enormi. Lei, instancabile in quanto madre, non ha mai perso la speranza, ha sempre pensato a sua figlia viva e non ha mai smesso di cercarla. E oggi quella speranza l’abbiamo di nuovo viva e fervida in moltissimi.

Una circostanza bizzarra, una coincidenza che ha dell’incredibile ha riportato il caso di Denise Pipitone nelle prime pagine di tutti i giornali. In una trasmissione russa una ragazza ventenne, Olesya Rostova, fa un appello: cerca la sua mamma perchè dice di essere stata rapita da bambina. La trasmissione è vista da una donna russa che vive in Italia e che rimane scioccata dalla somiglianza della ragazza con Piera Maggio, quella madre che tutti conosciamo attraverso lo schermo tv. A parte l’aspetto fisico la somiglianza più grande tra le due donne è la tenacia. Entrambe non hanno smesso di cercare una la madre, l’altra la figlia.

Ripercorriamo passo dopo passo tutte le tappe di questa storia.

denise pipitone

Denise Pipitone: la scomparsa

Siamo nel 2004, è il primo settembre, a Mazara del Vallo, un paesino della Sicilia. Denise non ha ancora compiuto 4 anni, sta giocando per strada sotto la sorveglianza della nonna materna. Ha svoltato l’angolo per rincorrere un cuginetto ed è scomparsa.

Immediatamente partono le ricerche, gli appelli in tv. Tutti impariamo a conoscere la mamma di Denise, Piera Maggio, il suo avvocato che da sempre segue la vicenda, l’avvocato Frazzitta, e tutta l’intricata vicenda famigliare che lega i protagonisti di questa dolorosa e misteriosa storia.

Le vicende famigliari

Nel 2017 viene indagata la sorellastra di Denise, Jessica Pulizzi, la figlia del padre biologico di Denise Pipitone. Piera Maggio ha avuto una relazione extraconiugale con il padre della ragazza, Piero Pulizzi, da cui sarebbe nata la piccola Denise. La 17enne Jessica, palesemente molto gelosa della piccola Denise e anche della madre della bimba,  è accusata di aver fatto rapire la bambina. A tradirla sarebbe stata una frase mentre aspettava di essere sentita in Questura pochi giorni dopo la scomparsa di Denise e registrata da alcune cimici. “Io a casa ci ’a purtai”, una frase che Jessica dice alla madre che la interroga su dove fosse stata quel maledetto primo settembre.

Il racconto di Jessica non convince gli investigatori, in particolare per il fatto che il tabulato telefonico smentisce le sue dichiarazioni. La giovane nelle ore in cui Denise sparisce si trova nella stessa zona del sequestro come confermano i segnali lasciati dal suo cellulare. Secondo gli investigatori Jessica Pulizzi ha rapito la bimba e l’ha ceduta dei nomadi. Ma dopo anni di indagini e di processi Jessica viene assolta per mancanza di prove  e per non aver commesso il fatto. Tuttavia in moltissimi continuano ad essere convinti del suo coinvolgimento nella scomparsa della bambina. Le convinzioni sono anche frutto delle minacce che la Pulizzi e sua madre hanno rivolto a Piera Maggio, del profondo odio che nutrivano verso questa donna, dall’ambiguità di queste due donne, madre e figlia.

Denise Pipitone: le segnalazioni

Tutta la penisola si mobilita per ritrovare la piccola: sono tantissime le segnalazioni. La più verosimle arriva a poco più di un mese dalla scomparsa, il 18 ottobre 2004, quando una guardia giurata in servizio per un istituto di vigilanza, segnala di aver visto davanti alla banca di Milano, un gruppo di nomadi con dei bambini, una dei quali somiglia tantissimo a Denise. La tv trasmette il video delle telecamere di videosorveglianza che mostrano una bimba dell’età della piccola Denise che chiede a un’adulta, presumibilmente, la madre: “Dove mi porti?”. La donna la chiama ‘Danas’. Piera Maggio sembra riconoscere sua figlia, ma quando gli investigatori passano al setaccio la zona i nomadi sono spariti. La bimba, che in tantissimi hanno pensato fosse Denise Pipitone, e che aveva un accento siciliano, non è mai stata rintracciata.

Il 20 novembre 2005 mamma Piera va in Tunisia a seguito di una segnalazione secondo la quale Denise si troverebbe li. Ma anche in quel caso, non si trovano tracce. Le indagini si concentrano anche in un campo rom di Padova dove, anziché trovare Denise, viene rintracciata una ragazza bulgara di 14 anni venduta dai suoi genitori.

Nel maggio del 2007 un’altra speranza aperta da alcuni fotogrammi di una bambina di sei anni che somiglia a Denise e che si chiama Denise. La bimba viene ritrovata circa cinque mesi ma non è Denise Pipitone. Tutte le segnalazioni che si susseguono e che toccano diverse città d’Italia danno ogni volta esito negativo.

Le segnalazioni si susseguono: la bimba è vista a Cremona, a Verona, a Bologna. Ma gli accertamenti danno ogni volta esito negativo: quelle bambine non sono Denise Pipitone.

Denise Pipitone news: il video della ragazza russa

Ora il caso torna alla ribalta delle cronache: una ragazza appare su una tv russa, dichiara di essere stata rapita da piccola, ha l’età di Denise Pipitone, e somiglia in modo impressionante a Piera Maggio ed al padre biologico di Denise.

L’avvocato Frazzitta è pronto a partire per la Russia dove la prova del DNA, prelevato proprio oggi alla giovane, sarà derimente per risolvere questo mistero.

Il vuoto nell’identità storica della ragazza russa che ricorda solo  dell’incontro con gli zingari e dell’orfanotrofio rende la segnalazione corretta, verosimile e meritevole di riscontro.Le compatibilità riguardano le date, oltre che la sorprendente somiglianza tra la giovane donna e Piera Maggio.

Piera Maggio ha dichiarato a proposito di questa pista “Vogliamo rimanere con i piedi ben piantati a terra, cautamente speranzosi, ma senza illuderci più di tanto. Anche perché le segnalazioni passate ci hanno mostrato che l’illusione non porta a nulla. In questi casi, ovviamente, l’unica cosa da fare è chiedere che venga fatto il Dna, ed è quello che noi chiederemo. E’ l’unica soluzione per fugare ogni dubbio. Invece mi preme dire che vogliamo ringraziare veramente quanti in questo momento ci sono vicini e solidali. E questo ci fa capire quanta gente, quante persone amano Denise e non l’hanno dimenticata. Questo a noi ci riempie il cuore. Grazie, grazie veramente“.

Non resta che attendere i risultati del DNA, che svelerà se la ragazza russa è Denise Pipitone, come tutta l’Italia spera.