Il sale della terra

Il Sale della Terra

Il Sale della terra

Film Documentario – Salgado Fotografo

Il sale della terraL’altra sera, dopo molto, sono riuscito finalmente a vedere “Il sale della terrafilm-documentario del 2014, dove Juliano Ribeiro Salgado & Wim Wenders sono capaci di emozionarci ripercorrendo la vita sia professionale che privata di Sebastião Salgado (padre di Juliano). Salgado, fotografo di fama internazionale di cui avevo visto alcuni scatti ma non ero mai stato capace di collegarli all’artista che li aveva realizzati, queste fotografie, molte in bianco e nero, sono capaci di trasmettere un’emotività fuori dal comune.

Il Salgado fotografo aveva una cura del bianco e nero quasi patologica, la sua raffinata quanto cruda verità, emerge specialmente in questa grande opera, un film di un fotografo ma non per fotografi, infatti il significato de “il sale nella terra” è l’emozione stessa che crea nello spettatore che vive attraverso le foto di Salgado.

Ma chi è un fotografo? Analizzando la parola scopriamo (definizione affascinate) che letteralmente è colui che disegna con la luce e  il fotografo Salgado ci regala scatti memorabili, uno dei più grandi fotografi dei nostri tempi, senza ombra di dubbio!

Il Sale della Terra ci introduce in un mondo in bianco e nero dove arriviamo a relazionarci in modo quasi intimista con il fotografo.

Sebastião Salgado nasce in Brasile nel 1944 crescendo all’interno di una grande fattoria, verso il finire degli anni ’60 , dopo aver conseguito gli studi in economia si trasferisce in Europa, stabilendosi in Francia, allontandosi da un paese, che in quegli anni vive sotto una dittatura e inizia a lavorare per l’ICO (International Coffee Organization) incominciando a viaggiare e ad appassionarsi di fotografia, non da subito questa diventa una professione, ma dopo poco riesce a realizzare i sui primi reportage, dove la condizione umana è spesso la protagonista assoluta in ogni sua sfaccettatura.


Se non lo avete ancora visto ve lo consiglio vivamente, per invogliarvi e farvi comprendere la caratura di questo lavoro vi riporto i premi vinti dal Sale della Terra:

2015 – Premio Oscar
Nomination Miglior documentario a Wim Wenders, Juliano Ribeiro Salgado e David Rosier


2015 – Independent Spirit Awards
Nomination Miglior documentario a Wim Wenders, Juliano Ribeiro Salgado e David Rosier


2015 – Premio César
Miglior documentario a Wim Wenders, Juliano Ribeiro Salgado e David Rosier


2015 – Premio Goya
Nomination Miglior film europeo


2015 – David di Donatello
Nomination Miglior film straniero a Wim Wenders e Juliano Ribeiro Salgado


2014 – Festival di Cannes
Premio della Giuria Ecumenica – Menzione Speciale (ex aequo con Hermosa juventud di Jaime Rosales) a Wim Wenders e Juliano Ribeiro Salgado
Un Certain Regard – Menzione Speciale a Wim Wenders e Juliano Ribeiro Salgado
Nomination Un Certain Regard a Wim Wenders e Juliano Ribeiro Salgado


2014 – Festival Internazionale del Cinema di San Sebastián
Premio del pubblico a Wim Wenders e Juliano Ribeiro Salgado


2015 – Palm Springs International Film Festival
2º posto: Premio del pubblico al miglior documentario a Juliano Ribeiro Salgado e Wim Wenders


2015 – SXSW Film Festival
Nomination Premio del pubblico a Juliano Ribeiro Salgado e Wim Wenders


2014 – Abu Dhabi Film Festival
Premio del pubblico a Juliano Ribeiro Salgado e Wim Wenders


2014 – Munich Film Festival
Premio del pubblico a Wim Wenders e Juliano Ribeiro Salgado


2014 – Oslo Films from the South Festival
Nomination Miglior documentario a Juliano Ribeiro Salgado e Wim Wenders


2014 – International Documentary Association
Nomination Miglior film

Per vedere il Sale della terra come film completo sicuramente potrete cercarlo online, ma se ancora non vi ho convinto ecco il trailer Il Sale della Terra. Clicca sul testo per andare al TRAILER 

Vi lascio con due immagini del fotografo Salgado e una frase emblematica del suo immenso lavoro :

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“quando sono arrivato sul ciglio di questo immenso buco, mi si è aperta davanti in una frazione di secondo la storia dell’umanità, la storia della costruzione delle piramidi, della torre di Babele, delle miniere di re Salomone….

Sebastião Salgado  presenta Genesis

Anche se questo articolo è dedicato al Sale della Terra non posso sottrarmi dal menzionare Genesis……ci sono voluti otto anni di lavoro, ma finalmete, l’opera di Salgado intitolata “Genesis” vede la luce, si tratta di un’impresa stupenda in cui si fondono il calore della foresta pluviale, le immagini delle Galapagos, ma anche la luce risplendente del ghiaccio della Siberia, il più piccolo lemure ma anche la balena più grande.
L’illuminazione è tipicamente spettacolare, poca azione, anche per questo credo che le immagini in Siberia che ritraggono i Nenets siano così superbe, o la zampa dell’iguana che assomiglia in modo impressionante a una mano umana dentro un guanto di pelle, gli esempi potrebbero essere molti, sono comunque immagini che vanno viste con i propi occhi, essendo questo un vero proprio viaggio……..prendo in prestito le parole di Lèlia Salgado curatrice della mostra su Genesis pensiamo per un momento di poter tornare alle origini del mondo e come ha preso forma, si è evoluto, è esistito per millenni prima che la vita moderna accelerasse i propri ritmi e iniziasse ad allontanarci dall’essenza della nostra natura. È un viaggio attraverso paesaggi terrestri e marini, alla scoperta di popolazioni e animali scampati all’abbraccio del mondo contemporaneo. La prova che il nostro pianeta include tuttora vaste regioni remote, dove la natura regna nel silenzio della sua magnificenza immacolata; autentiche meraviglie nei Poli, nelle foreste pluviali tropicali, nella vastità delle savane e dei deserti roventi, tra montagne coperte dai ghiacciai e nelle isole solitarie. Regioni troppo fredde o aride per qualsiasi cosa salvo per le forme di vita più resistenti, aree che ospitano specie animali e antiche tribù la cui sopravvivenza si fonda proprio sull’isolamento. Fotografie, quelle di Genesi, che aspirano a rivelare tale incanto; un tributo visivo a un pianeta fragile che tutti abbiamo il dovere di proteggere.

Salgado, ci ripete spesso che il suo lavoro è politico, dai diritti umani, alle prese di posizione nei confronti della natura, ma le sue immagini sono neutre, lui gli regala solo la voce, con cui il mondo stesso può narrarsi. Genesis vuole essere un’omaggio alla terra.

 

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