Caso Denise Pipitone: forse 2 le famiglie coinvolte

Sono 17 anni che so, non ho parlato prima per paura…Sicurissimo al cento per cento di quello che ho visto

Una lettera anonima inviata all’avvocato Giacomo Frazzitta e poi anche alla trasmissio ne “Chi l’ha visto?”spezza il silenzio sul caso di Denise Pipitone.

Se la delusione per la vicenda di Olesya Rostova ha lasciato l’amaro in bocca, tutta l’attesa, tutto il clamore e tutte le aspettative si sono rivelati utili per riaccendere i riflettori sul caso e per smuovere le coscienze di qualcuno che è restato in silenzio con la verità nascosta. Una verità pesante come un macigno, difficile da tenere celata ma anche pericolosa da rivelare. Oggi una delle persone che sanno, ha parlato, lo ha fatto in forma anonima ma lo ha fatto. I dettagli che ha rivelato hanno trovato conferma: non si tratterebbe di un mitomane né di un tentativo di depistaggio dunque. Ma della verità.

La nuova pista

Denise Pipitone
Una storia costellata di dolore, depistaggi, bugie, omertà. Il tutto che ruota attorno a Denise, la bambina che tutta Italia cerca da 17 anni.

La lettera anonima ha fatto emergere nuovi dettagli sulla vicenda di Denise. Sul caso aveva indagato la pm Maria Angioni, che ha dichiarato che nel rapimento della bambina potrebbero essere coinvolte due famiglie locali. Durante la trasmissione condotta da Eleonora Daniele su Rai 1, è stata paventata la possibilità che i parenti del padre biologico della piccola, Piero Pulizzi, possano essere a conoscenza di elementi chiave per risolvere il caso.

Denise Pipitone, le famiglie coinvolte: D’Assaro – Pulizzi e Corona – Pulizzi

Giuseppe D’Assaro è l’ex cognato di Piero Pulizzi ( ex marito della sorella) ed è un collaboratore di giustizia. Venne incaricato per fare domande alla moglie ed alla suocera munito di cimice, durante un permesso di due giorni. La cimice non venne però attivata durante un dialogo con la moglie, e questo sollevò dubbi sul possibile coinvolgimento della donna e sul fatto che avesse qualcosa da nascondere.
In un primo momento l’uomo accusò la ex moglie e la figlia, poi parlò della morte di Denise Pipitone e infine ritrattò tutto. Per questo venne considerato non attendibile.

L’altra delle due famiglie citate dalla pm Maria Angioni è quella composta da Anna Corona, ex moglie di Piero Pulizzi, e la loro figlia Jessica Pulizzi. Le due donne furono tra i primi indagati del caso. Un’intercettazione ambientale in particolare ha destato sospetti.
Le frasi, pronunciate in dialetto stresso, erano “Vai a prendere Denise. Ma Peppe che ti ha detto?”, “Ma dove la devo portare?”, “Fuori”.

La testimonianza di Battista Della Chiave

L’ipotesi più accreditata, e che è collegata a quanto sopra, è quella che “Peppe” potesse essere un parente, forse proprio Giuseppe D’Assaro. L’uomo è stato accusato anche dallo zio Battista della Chiave di aver portato via Denise su una motocicletta.
Ma la testimonianza di Battista della Chiave, sordomuto, non è stata tenuta in considerazione. In una delle registrazioni di Chi L’ha Visto la moglie di Della Chiave durante la testimonianza dell’uomo si morde letteralmente le mani e gli grida di tacere perchè che sta mettendo tutti nei guai.

Una reazione che fa pensare che molto probabilmente l’uomo stava dicendo la verità, una verità scomoda. Giuseppe D’Assaro, d’altro canto, ha sempre sostenuto che lo zio non era in grado di esprimersi, che l’interprete non poteva sapere cosa diceva visto che la stessa famiglia non era in grado di capirlo. Oggi, l’unica persona che ha parlato del caso, però, non c’è più.  Battista della Chiave, l’uomo, che potrebbe essere stato l’unico testimone oculare del rapimento della bimba, è ora deceduto.
Ma ora qualcun’altro ha parlato ed ha rivelato particolari che, a detta dell’avvocato Giacomo Frazzitta, sarebbero molto importanti.

Aspettiamo allora gli sviluppi di questa vicenda, sperando che questa volta la direzione sia quella giusta, sperando che chi possa contribuire in modo costruttivo per trovare Denise Pipitone e per individuare i colpevoli, lo faccia. Tutti aspettiamo risposte, tutti aspettiamo Denise.